Il 25 ottobre Roma diventa il centro del mondo del fighting. Al Palazzo dello Sport approda la Bare Knuckle Fighting Championship, lo show che sta riscrivendo le regole del pugilato moderno. L’evento porta la firma anche di Conor McGregor, co-owner della BKFC e figura chiave nella sua espansione globale. In questa tappa romana collabora con Diendi Media per valorizzare l’impatto visivo e comunicativo dell’evento, trasformando il Palazzo dello Sport in un vero epicentro mediatico internazionale. Il 1° ottobre è partita la campagna pubblicitaria ufficiale, con 50 impianti LED distribuiti nei punti più nevralgici della capitale. Un’ondata visiva firmata Diendi Media, che accompagna l’arrivo della BKFC a Roma trasformando le strade in un’unica, grande anteprima dell’evento. Le luci dell’EUR si accenderanno su un’arena mai vista. Sotto i riflettori, la città tratterrà il respiro per un evento che porta novità a livello globale.
Chris Camozzi arriva dagli Stati Uniti: oltre quarantatré combattimenti professionistici tra MMA e bare knuckle, veterano dell’UFC e attuale campione mondiale dei Cruiserweight BKFC. Tecnico, metodico, con un pugno chirurgico e una freddezza che lo rende pericoloso in ogni scambio, Camozzi è l’immagine del fighter americano costruito sull’esperienza e sul controllo. La sua transizione al bare knuckle è stata naturale: ha dominato con intelligenza tattica e potenza calibrata, trasformando ogni match nel tiro a bersaglio di un cecchino.
Alessio “Legionarius” Sakara, romano dal sangue indomabile, è invece il volto più riconoscibile del fighting italiano. Ex atleta UFC e protagonista in Bellator, ha portato per anni la bandiera tricolore nelle gabbie di mezzo mondo. Il suo stile è opposto a quello di Camozzi: istintivo, esplosivo, emotivo. Sakara non combatte solo per vincere, ma per rappresentare il suo ring è una dichiarazione d’identità. Ogni colpo ha un peso simbolico, ogni scambio è un atto di appartenenza. Camozzi incarna la freddezza strategica, Sakara la passione indomabile del legionario. Uno costruisce la vittoria, l’altro la insegue come una missione. A Roma questi due opposti si incontrano: il cecchino e il gladiatore, la disciplina contro il fuoco. Un confronto che va oltre la cintura.
È un dialogo tra culture, esperienze, e modi diversi di intendere il coraggio e la vita. Roma si prepara a vibrare tra luci e adrenalina. Dalle strade illuminate ai led che scandiscono la notte, tutto conduce a un solo istante: l’impatto tra due visioni del combattimento. La folla tratterrà il respiro, poi esploderà in un boato. In quel momento non ci saranno vincitori o vinti solo la città, i suoi eroi e il rumore puro della verità.
